top of page
Agoaspirato
 
L’agoaspirato consiste nel prelievo di un campione di cellule per un esame citologico.
È un esame di semplice esecuzione che si esegue ambulatoriamente e non necessita di alcun anestetico.
 
L'agoaspirato di un nodulo mammario consente di discriminare se un nodulo sia di natura benigna o se si tratti di un tumore.
In questo caso (risultato positivo) sarà necessario ricorrere ad una  biopsia mammaria (piccolo intervento chirurgico finalizzato al prelievo di tessuto per l’analisi istologica).

Come si esegue l'agoaspirato?

 

L’agoaspirato viene eseguito con modalità diverse in relazione al tipo di lesione, ma utilizzando sempre un ago sottilissimo montato su una siringa o un apparecchio automatico.

 

Si inserisce un ago sottile (solo leggermente più spesso di quello delle normali siringhe) nel seno, fino a raggiungere il nodulo, da dove si aspira parte del contenuto da esaminare in laboratorio.

 

Nella maggior parte dei casi il prelievo viene effettuato sotto la guida dell'ecografia, per localizzare al meglio il nodulo.

Che informazioni darà l'agoaspirato?

 

Se il prelievo è stato eseguito correttamente e il materiale fornito alla lettura del citologo risulta adeguato per la lettura al microscopio, allora la specificità della citologia - nei casi di positività - è del 99%, con un percentuale di falsi positivi minima (solo dell’1%).

 

Se invece l'area da esaminata non è stata centrata bene dall'ago o il nodulo sospetto è molto piccolo o ancora, se l'area da tipizzare è disomogenea, può capitare che il materiale prelevato non provenga dal nodulo ma verosimilmente dal tessuto circostante.

In questo caso la risposta potrebbe essere inattendibile (nella terminologia medica si dice falso negativo) questa possibilità si aggira intorno al 10% e in questo dato può incidere anche l’esperienza del cito-patologo.

 

Come si legge la sua risposta?

 

C1: reperto inadeguato per un giudizio diagnostico

C2: reperto negativo per cellule tumorali

C3: reperto dubbio, lesione probabilmente benigna ma con presenza di atipie

C4: reperto sospetto con indicazione al riscontro istologico

C5: reperto positivo per cellule maligne.

 

C'è una informazione che vorrei fosse chiara: la risposta di un esame citolgico potrà essere indicativa  per una diagnosi di benignità o di malignità del nodulo, ma non darà mai informazioni inerenti alla caratterizzazione della lesione.

 

Per caratterizzare una nodularità dal punto di vista tissutale (istologico) il prelievo dovrà essere eseguito con un ago di maggior calibro che consente pertanto un prelievo di tessuto più esteso. 

Questo tipo di approfondimento diagnostico si chiama "core-biopsy" (ago-biopsia).

Quest’ultima ha una maggiore sensibilità ed un minor numero di risultati dubbi.

bottom of page