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E' ormai cosa nota che controllare la propria  alimentazione e mantenere uno stile di vita attivo sono due aspetti di essenziali per la prevenzione, la gestione e il trattamento di molte malattie.

 

Una dieta alimentare "sana", adeguata all'età e equilibrata nelle quantità non solo garantisce un apporto di nutrienti ottimale, in grado di soddisfare i fabbisogni dell’organismo, ma permette anche di ricevere sostanze che svolgono un ruolo sia protettivo che preventivo nei confronti di alcune situazioni patologiche.

 

Non occorrono grandi sforzi: basta porre un po' di attenzione a ciò che si mangia e cercare di non condurre una vita troppo sedentaria. Mantenere il peso forma non è solo un'esigenza estetica, ma anche e soprattutto una scelta di salute contro l'insorgenza di molti tumori.

Per esempio, un buon metodo per ridurre il rischio di tumore consiste nel seguire la tradizionale dieta mediterranea.

E non bisogna dimenticare che un'alimentazione corretta è anche la base della prevenzione per le malattie cardiovascolari e di una vecchiaia in piena forma.

Oltre alla qualità del cibo conta anche la quantità: è importante non eccedere con le calorie introdotte che devono essere calcolate in base all'età, al peso, al tipo di attività svolta e a diversi altri parametri personali.

Dal City of Hope Cancer Center (Los Angeles, California)
uno studio propone 5 alimenti in grado di aiutare l’organismo nella lotta contro il tumore al seno.

Melograno

Il potere antiossidante del melograno è conosciuto fin dall’antichità, ma le ricerche vanno avanti e si scoprono sempre nuove potenzialità di questo frutto autunnale.

Il City of Hope ha messo in luce come il melograno possieda ben 6 sostanze chimiche in grado di sopprimere l’aromatasi, un enzima che nel nostro corpo contribuisce a produrre estrogeni. Circa il 70% dei tumori al seno necessitano di estrogeni per poter crescere, il melograno è quindi utile a fermare l’avanzata del tumore mammario e inserirlo nella propria dieta alimentare può favorirne la sua prevenzione.

 

 

Mirtilli

I mirtilli sono ricchi di sostanze fitochimiche in grado di combattere i radicali liberi, più volte accusati di essere una delle cause di insorgenza del cancro e di altre malattie.

Questi piccoli frutti, quindi, possono contribuire a fermare la crescita e la diffusione del tumore.

Alcuni studi svolti al____ suggeriscono un consumo giornaliero di una quantità corrispondente a circa 2 tazze di mirtilli freschi.

 

“I nostri risultati dimostrano che il consumo di mirtillo può ridurre notevolmente la crescita e la diffusione di una forma aggressiva di cancro al seno.

La polvere di mirtillo che abbiamo utilizzato, quella che ragionevolmente dovrebbe utilizzare una

donna, è equivalente a circa due tazze di mirtilli freschi al giorno” ha dichiarato Shiuan Chen.

 

 

Cannella

La cannella è una delle spezie più antiche e il suo potere era conosciuto da diversi popoli e civilità.

I ricercatori del City Hope Cancer Center hanno scoperto che l'estratto di cannella è in grado di interferire con una proteina responsabile del afflusso di sangue al tumore che in questo modo non può più crescere (come tutte le cellule del nostro corpo anche quelle tumorali hanno necessità di sangue per vivere e svilupparsi).

La cannella, in sostanza, sarebbe in grado di bloccare la crescita dei vasi sanguigni da cui si alimenta il tumore.

 

 

Funghi

I ricercatori del City Hope Center hanno individuato nei comuni funghi bianchi sostanze fitochimiche in grado di bloccare l’aromatasi, proprio come il melograno riducendo quindi la produzione di estrogeni.

Un effetto simile è stato riscontrato anche in caso di tumore alla prostata.

Mangiare funghi può quindi contribuire a fermare la crescita e la diffusione delle cellule tumorali.

 

 

Uva (estratto di semi)

“Gli estratti di semi d’uva potrebbero far morire di fame le cellule tumorali” hanno affermato gli scienziati del City of Hope.

Come funghi e melograno, infatti, agiscono sull’aromatasi ma in più bloccano anche l’azione di una proteina che aiuta il cancro a crescere e diffondersi, questo estratto ha quindi un doppio potenziale nell'‘affamare’ i tumori.

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