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LE CISTI MAMMARIE

amartoma

CISTI MAMMARIA  (immagine ecografica)

cicatrice

Che cos'è una cisti mammaria?

 

Possiamo definirla una "dilatazione" di un dotto del latte e anatomicamente corrisponde ad una piccola cavità piena di liquido.

Anche se la loro origine non è del tutto chiara è verosimile che queste si possano formare in seguito a qualche anomalia del tessuto stesso che circonda i tubuli del latte, che provoca una ostruzione degli stessi, con il risultato di intrappolare all'interno una minima quantità di siero.

Se però questo liquido non si riassorbe, allora il volume delle cisti può aumentare, rendendole palpabili anche dall'esterno e talvolta dolenti.

E' tipica la richiesta di una visita senologica o di un esame ecografico proprio dopo la  comparsa di una tumefazione mammaria percepita (non senza apprensione) dalla donna.

All'ecografia l'aspetto di una cisti è assolutamente tipico: una immagine "nera" (in ecografia la definiamo anecogena, cioè priva di echi interni) tonda o ovoidale, con margini assolutamente regolari e ben definiti.

A volte al suo interno può depositarsi un minimo sedimento corpuscolato del liquido contenuto nella cisti.

Il diametro di una cisti può variare da pochi millimetri a diversi centimetri.

Ci sono cisti così grandi da impegnare a tutto spessore uno o due quadranti della mammella, con un risultato volumetrico degno di una ben più costosa "protesi  mammaria"; il più delle volte tuttavia queste cisti sono asimmetriche, cioè presenti solo in una mammella e quindi la proprietaria del seno non giova di nessuna soddisfazione estetica, ma ne subisce l'ingobro e anche un certo fastidio fisico.

Ironia a parte, nei casi in cui il diametro sia davvero rilevante è bene valutare la possibilità di eseguire un esame citologico del contenuto cistico: tale approfondimento diagnostico è del tutto indolore e di facile esecuzione, mediante agoaspirato

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