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INFORMAZIONE

ll tumore al seno è il nemico 1 delle donne con un’incidenza di circa 45.000 nuovi casi all’anno (circa 140 ogni 100.000 abitanti).

Una patologia in continuo aumento anche tra le più giovani, con età inferiore ai 45 anni, risultato responsabile di circa 11.000 decessi solo nel 2013.

 

Si stima che nel 2015 saranno diagnosticati in Italia circa 48.000 nuovi casi di carcinomi della mammella femminile.

Se escludiamo i tumori della pelle,  il carcinoma mammario è la neoplasia più diagnosticata nelle donne, in cui circa un tumore maligno ogni tre (29%) è un tumore mammario.

 

I tumori della mammella rappresentano il tumore più frequentemente diagnosticato tra le donne:

tra    0-49 anni (41%)

tra  50-69 anni (35%)

dopo i 70 anni (21%).

MEDICI

GIORNALI

WEB

TV

Nei primi anni del Duemila c'è stata una riduzione dell’incidenza del carcinoma mammario in molte aree del mondo, cosa che negli USA è stata più significativamente osservata nel 2003 in quelle donne con età 50 anni, affette prevalentemente da tumori ormonoresponsivi (cioè sensibili all'effetto degli estrogeni).

Questo dato è stato messo in relazione alla riduzione di prescrizioni di terapia ormonale sostitutiva in menopausa, dopo la pubblicazione dei risultati di uno studio (WHI3) che riportava una aumentata incidenza di tumori invasivi mammari e di malattie cardiovascolari in quelle donne che si sottoponevano ad una terapia ormonale contenente estro-progestinici.

 

In Italia - dove l'inclinazione a prescrivere e quindi ad assumere la terapia ormonale è sempre stata minore e poco diffusa - l'iniziale riduzione di incidenza dei tumori al seno è stata messa in rapporto alla maggiore partecipazione delle donne italiane ai programmi di screening mammografico.

 

Casisticamente ad ammalarsi sono soprattutto le donne che vivono nel Nord d’Italia, anche se al Sud ancora molto poche di loro si sottopongono agli esami diagnostici di ruotine come la mammografia o l’ecografia.

 

Negli ultimi 30 anni la ricerca ha fatto grandi passi in avanti tant’è che la sopravvivenza continua a crescere costantemente: grazie alla prevenzione e al corretto iter diagnostico-terapeutico,

Oggi in Italia - a cinque anni dalla diagnosi - sopravvivono 9 pazienti su 10 e, la grande sfida per il futuro, è rendere la patologia sempre più guaribile.

 

Ad occuparsi di prevenzione sono i giornali,la televisione, la radio e la rete, e ovviamento tantissimi medici che fuori e dentro associazioni onlus partecipano attivamente a campagne di sensibilizzazione

offrendo competenza e visite gratuite. 

Dal Sito Web del Ministero della Salute

 

Il cancro al seno è il tumore femminile più diffuso, rappresentando il 29% di tutti i tumori (I numeri del cancro in Italia nel 2013) e la prima causa di morte per tumore nelle donne.

Dalla fine degli anni Ottanta si è osservata una moderata, ma continua tendenza alla diminuzione della mortalità per carcinoma mammario (-1,6%/anno), attribuibile ad una più alta sensibilità e anticipazione diagnostica e ai progressi terapeutici.

 

Ci sono diversi tipi di cancro al seno che possono svilupparsi in diverse parti del seno.

Una prima importante distinzione può essere fatta tra forme non invasive e forme invasive.

Le forme non invasive, dette anche carcinoma in situ, si sviluppano nei dotti e non si espandono al di fuori del seno.

Difficilmente questa forma dà luogo a noduli palpabili al tatto, più spesso viene identificata attraverso la mammografia.

La più comune forma di carcinoma in situ è il carcinoma duttale in situ.

Il cancro al seno invasivo ha la capacità di espandersi al di fuori del seno (metastasi).

La forma più comune è il carcinoma duttale infiltrante che rappresenta circa i tre quarti di tutti i casi di cancro della mammella.

Il cancro al seno può diffondersi ad altri organi in genere attraverso i linfonodi.

MARATONE IN ROSA

La Race for the Cure è l’evento simbolo della Susan G. Komen Italia, organizzazione senza scopo di lucro basata sul volontariato che opera dal 2000 nella lotta ai tumori del seno su tutto il territorio nazionale.
E’ una manifestazione di tre giorni ricca di iniziative dedicate a salute, sport, benessere e solidarietà che culmina la domenica con la tradizionale corsa di 5 km e la passeggiata di 2 km.

 

Caratteristica principale dell’evento è la presenza delle “Donne in Rosa”, donne che hanno affrontato personalmente il tumore del seno e che, per dimostrare un atteggiamento positivo con cui si confrontano con la malattia, scelgono di rendersi intenzionalmente visibili indossando una maglietta ed un cappellino rosa.

Negli Stati Uniti, dove è nata nel 1982 e dove si svolge in oltre cento città americane, la Race coinvolge ogni anno più di un milione e mezzo di partecipanti e tanti personaggi pubblici, a partire dal Presidente degli Stati Uniti, starter d’eccezione nella corsa di Washington.

La Race for the Cure è arrivata in Italia nel 2000, a Roma, nello splendido scenario del Circo Massimo, spostandosi poi successivamente alle Terme di Caracalla dal 2001 al 2012 e tornando al Circo Massimo dall’edizione 2013.

Nel 2014 la Race for the Cure ha festeggiato la quindicesima edizione di Roma, con una partecipazione di pubblico di circa 60.000 iscritti, che le hanno consentito di confermarsi come l’edizione più partecipata al mondo tra le oltre 150 organizzate dalla Komen in America, Europa, Asia e Africa.

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