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RIPETITA IUVANT

Ripetita iuvant, dicevano i latini.

 

Tradotto letteralmente, significa "le cose ripetute aiutano" e il senso di questa piccola frase è che una concetto, a forza di essere ripetuto, alla fine dovrebbe essere compreso e quindi assimilato, da chi ascolta.

Adesso -  anche se sembrerò “ripetitivo” - Vi ripeterò alcuni concetti, sperando che l’effetto sia quello di incidere bene nella vostra memoria alcune informazioni decisamente importanti.

 

Se una donna adulta, mentre si palpa il seno, percepisce la presenza di un nodulo, la mammografia è l’esame di prima scelta e non deve avere esitazioni o timori nell’eseguirla.

Tutte le donne che hanno una familiarità positiva (la madre, una sorella o la nonna operate alla mammella per un tumore) o che sono ad alto rischio di cancro al seno a causa di obesità o per altre ragioni, dovranno prendere in considerazione di pianificare controlli periodici con cadenza fissa a partire dai 40 anni.

Se le loro parenti hanno sviluppato il cancro al seno in giovane età, la mammografia potrà essere eseguita anche prima dei 40 anni.

 

Il concetto di base è che la mammografia aiuta ad individuare un piccolo tumore ancor prima che questo diventi palpabile; e questo è il significato della “diagnosi precoce”.

 

Come dicevo, quelle donne che sanno di essere più a rischio di cancro al seno, non dovrebbero aspettare l’età dei 50 anni per usufruire delle mammografie periodiche gratuite, attraverso lo screening regionale.

 

La programmazione ogni 2 anni, per l’esecuzione della mammografia, segue le quelle che noi medici indichiamo come “linee guida” ma non deve essere considerata una regola rigida, e comunque questa indicazione viene rivolta alle donne senza sintomi e non ad alto rischio.

Ma - e mi ripeto - se una donna si accorge di avere un nodulo mammario, la mammografia è un esame di fondamentale importanza, indipendentemente dall'età della donna.

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