E' un esame radiologico che non utilizza radiazioni ionizzanti.
Nella diagnosi precoce del tumore della mammella non è un esame migliore degli altri; diciamo che ha un ruolo molto importante, se rispetta precise “indicazioni” all'esecuzione e spesso viene richiesto a integrazione diagnostica della mammografia e/o dell'ecografia.
La risonanza magnetica tecnicamente è un grosso magnete (calamita) generalmente a forma di grossa “ciambella” alll'interno della quale viene fatto scorrere un lettino dove di adagia la Paziente.
Proprio per queste proprietà magnetiche ad alcune persone l'esame è controindicato.
L'esame viene svolto in posizione prona con le mammelle posizionate in particolari alloggiamenti predisposti.
Durante l'esame la Paziente "dovrà" ascoltare rumori molto simili ad un continuo “martellare” con varie tonalità, è il rumone di fondo che accompagna tutti gli esami di risonanza magnetica.
Nelle donne nel periodo fertile è consigliabile eseguire l'esame tra il 7° e 14° giorno del ciclo.
L'esame viene effettuato da personale Tecnico di Radiologia e viene successivamente “letto” (interpretato) dal Radiologo che è l'unica figura professionale abilitata ad esprimere un giudizio diagnostico.
Recentemente sono state pubblicate le indicazioni precise all'esecuzione della risonanza magnetica della mammella.